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RAGAZZI QUESTO SIAMO NOI!!!
CHIAMATI AD AFRONTARE ED A VINCERE UNA SFIDA ENTUSIASMANTE:
VIVERE DA CAVALIERI DELLA CARITA’
DIFFONDENDO LA CARITA' ED IMPARANDO A TUTTI
COME VIVERE PIENAMENTE L'AMORE, UNICA FONTE DI SERENITA' E DI GIOIA.
QUINDI IL CAVALIERE DELLA CARITA' E' UN FORMATORE.
CAVALIERI DELLA CARITA’
Questo bello ed impegnativo nome indica che questi moderni Cavalieri si distinguono:
- per la nobiltà d’ideali, di sentimenti, di comportamenti, la bontà e la generosità di cuore
- per il loro coraggio a difesa della verità e del bene
- per la loro lealtà e fierezza nel servire la causa migliore: la Carità!
E' con questo spirito cavalleresco che essi vivono ed aiutano gli altri a vivere la carità in ogni situazione della vita quotidiana. Sono una risposta moderna ai nuovi bisogni dell’odierna società ed ai mali che affliggono gli uomini di oggi.
Essi si collocano nella linea dell’adattamento e della modernizzazione equilibrata della Chiesa cattolica.
La società del benessere materiale, nonostante le sue attrattive e comodità, non risponde alle aspirazioni più profonde degli uomini. L'attuale crisi economica li spaventa e li paralizza.
Molti giovani considerano il loro futuro con preoccupazione ed angoscia, pensando che non potranno realizzarsi né incontrare la felicità, né portare qualcosa di positivo nella società.
I Cavalieri della Carità offrono un genere di vita all’insegna della speranza, dell’ottimismo e della certezza.
E' una scelta per vivere pienamente, e non parzialmente, la propria vita.
Il giovane Cavaliere viene aiutato anzitutto a:
- conoscere bene se stesso ed acquistare sicurezza
- scoprire e sviluppare le proprie capacità e qualità nascoste
- perfezionare il proprio carattere
- arricchire la propria personalità
- imparare a trattare con finezza con le persone per fare loro del bene
- parlare nuove lingue
- parlare serenamente ed agevolmente in pubblico
- essere in grado di affrontare qualsiasi situazione ed emergenza sia pratica, che morale o spirituale.
Questa crescita e maturazione personali si realizzano con l’aiuto di una Comunità dove regnano il rispetto reciproco, la cordialità, la gioia, una fraternità virile.
I NOSTRI PUNTI DI FORZA:
L'EUCARISTIA : Cristo presente nel sacramento dell’Eucaristia è il centro della vita spirituale di ogni Cavaliere. In Lui, così come ci è presentato nel Vangelo, il Cavaliere comprende che l’uomo più equilibrato e più completo sotto ogni aspetto è colui che si conforma a Cristo.
LA VERGINE MARIA : I Cavalieri hanno una devozione filiale a Maria, Madre della Carità. Essa, che ha cresciuto ed educato il Cristo, aiuta e guida ognuno di loro ad amare come il suo Divin Figlio ci ha amati.
IL SANTO PADRE ED IL MAGISTERO : Essi si caratterizzano per il loro attaccamento al Santo Padre e per la loro fedeltà al Magistero della Chiesa cattolica.
SOLIDI STUDI : La preparazione umana e spirituale del Cavaliere è completata da solidi studi. Egli studia nella Facoltà teologica che meglio si armonizza con le sue attitudini.
Tutti i Cavalieri della Carità coronano la loro preparazione ed i loro studi con la specializzazione in teologia spirituale presso una delle Università Pontificie a Roma.
Infatti lo sviluppo della propria personalità, la crescita nell’amore a Cristo ed alla Madonna la sua gioia di vivere, le certezze della fede, lo rendono in grado di affrontare la sfida di propagare il vero amore e di formare le persone a viverlo a loro volta il vero amore.
IL CAVALIERE DELLA CARITA' DEVE:
servire senza essere un burocrata
non usare la carità, ma servirla
evitare di essere un professionista della carità
sapere ascoltare senza impazientarsi
sapere perdonare senza scadalizzarsi
avere una parola di speranza per tutti
sapere correggere senza offendere
avere il coraggio di dire sempre la verità.
Il vero amore non è tanto dare qualcosa, ma se stessi a Dio che poi da ai fratelli.
L'amore umano è imperfetto, molto limitato, ma diventa infinito se si dona a Dio.
La pace, la gioia, l'apertura, l'amabilità, il sorriso non sono mezzi psicologici, ma provengono da una vera conversione del cuore che si esterna mediante l'accoglienza amorosa del prossimo.
Giovanni Paolo II diceva, e con quanta ragione, che la nuova evangelizzazione non è solo questione di preparazione, di nuove tecniche e di nuova psicologia.
Infatti i nuovi metodi e le nuove espressioni sono importanti, ma più importante ancora è un nuovo fervore e cioè una vera conversione a Dio senza la quale i nuovi metodi e le nuove espressioni sono sterili.
La vera conversione ci porta a ricercare in tutto la volontà di Dio che ci rende capici di evangelizzare efficacemente.
COSA FACCIAMO IN GIRO PER IL MONDO?
- Aiutiamo i giovani a risolvere i loro problemi personali e familiari
- svolgiamo per i giovani dei "stage" di formazione per aiutarli ad affrontare la vita con entusiasmo e determinazione
- aiutiamo le famiglie a rimanere unite
- seguiamo i fidanzati che vogliono fare un serio discernimento affettivo attraverso l'affidamento del loro amore alla Madonna ed a San Giuseppe, la preghiera e la castità
- assistiamo pastoralmente le coppie divorziate e risposate
- siamo consiglieri e confessori nei centri di studi tecnici e superiori, residenze universitarie, seminari
- preparariamo i professionisti ad essere dei cristiani convinti che esercitano una influenza nella società attuale
- abbiamo dei posti di pronto soccorso morale e spirituale
- rispondiamo al telefono 24/24 ore per le urgenze
- siamo collegati con la rete "Internet" per l’assistenza morale
- collaboriamo con i vescovi ed i sacerdoti diocesani per i rapporti interpersonali con i fedeli.
Nel nostro apostolato, cerchiamo di utilizziare con equilibrio tutti i mezzi moderni di comunicazione sociale.
COSA DICONO I PAPI AI GIOVANI ?
"Carissimi giovani, come i primi discepoli, seguite Gesù!
Non abbiate paura di avvicinarvi a Lui, di varcare la soglia della sua casa,
di parlare con Lui faccia a faccia come ci s’intrattiene con un amico.
Non abbiate paura della vita nuova che Egli vi offre:
Lui stesso vi dà la possibilità di accoglierla e di metterla in pratica"
(Giovanni Paolo II, 15-8-96).
"Adesso vorrei aggiungere una sfida specifica...
Non chiudetevi in uno splendido isolamento!
Cercate la comunicazione, l’amore!
Esercitate un sano influsso sulla società"
(Giovanni Paolo II, 15-1-95).
"Cari giovani, quando si tratta di orientarvi nella scelta di vita, quando vi si pone la domanda di una consacrazione totale - attraverso il sacerdozio ministeriale o la vita consacrata - appoggiatevi su Cristo, prendetelo a modello, ascoltate la sua parola meditandola regolarmente" (Benedetto XVI, Africae Munus art. 64).
"Chi fa entrare Cristo non perde nulla, assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. No! solo in questa amicizia si spalancano le porte della vita. Solo in questa amicizia si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana..
Cari giovani, non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, splancate le porte a Cristo e troverete la vita" (Benedetto XVI, AAS 07 (2005) 712).
"Pensando ai giovani...essi hanno bisogno di testimoni e di maestri, che camminano con loro e che li formino ad amare ed a communicare a loro volta il Vangelo, soprattutto ai loro coetanei, diventando essi stessi autentici e credibili annuciatori" (Benedetto XVI, ASS 102 (2010) 772).