Apostolato - i Cavalieri della Carità

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Apostolato

I CAVALIERI DELLA CARITA' > Tratti specifici

                          L'APOSTOLATO SPECIFICO DEI CAVALIERI DELLA CARITA'

1. PROGETTO APOSTOLICO: "OGNUNO DI VOI SIA RIPIENO DELLA CARITÀ DI CRISTO, VIVA DELLA CARITÀ, DIVENTI SANTO NELLA CARITÀ" (T. SP. 3)

A) Sorgente e finalità evangelica dell'apostolato:
"Cristo è venuto per diffondere sulla terra il fuoco della Carità: "E come vorrei che fosse già acceso!" esclama (Lc 12, 49). E' a questo desiderio ardente di Cristo che l'apostolato dei Cavalieri della Carità risponde: devono diffondere e far conoscere la Carità di Cristo" (St 2, art. 53).

B) Finalità apostolica generale:
"L'apostolato dei Cavalieri della Carità (consiste in) ... formare dei cristiani convinti e praticanti, (St 2, art. 53) ed "aiutarli a santificarsi vivendo la carità secondo il loro stato di vita" (St 2, art.11 e 56).

C) Ambito e finalità specifiche:
"L'apostolato dei Cavalieri della Carità si svolge principalmente presso gli studenti di sesso maschile delle scuole secondarie e di livello universitario come pure fra i professionisti" (St 2, art. 11).

D) Aiutare chi ha la vocazione a rispondervi:
I Cavalieri della Carità si impegnano tra l'altro "per suscitare e coltivare le vocazioni sacerdotali e religiose" (St 2, art. 11 e 53).

E) Principali mezzi d'apostolato:
"I mezzi principali per realizzare questo apostolato sono la testimonianza della vita comunitaria e personale e la direzione spirituale" (St 2, art. 12) e "la predicazione di ritiri" (St 1, art. 119).

F) La formazione umana e spirituale alla carità: lo specifico dei Cavalieri della Carità ereditato dal loro Fondatore P. Stanislao, esponente pragmatico della Chiesa Maestra di umanità:
"Ho osservato che le persone equilibrate sono gioiose, hanno un buon carattere, sono caritatevoli, procurano di non offendere gli altri, sono affettuose" (P 1971.04.22; 00005F*353); "Voglio che ognuno esali la carità, sia come un granaio dal quale esce soltanto l'amore" (P 1968.04.06). Seguendo questa visuale pastorale del loro Fondatore, i Cavalieri della Carità si prodigano per aiutare le persone, soprattutto i giovani, ad edificare la loro vita cristiana su una solida e sana base umana. Le aiutano anzitutto a risolvere i propri problemi personali, morali, famigliari o spirituali, le guidono verso l'equilibrio, la completezza della personalità, il miglioramento del proprio carattere e la maturità umana, di modo che ciascuno possa vivere in modo efficace ed ordinato la carità verso Dio, verso se stesso e verso il prossimo nel proprio stato di vita e così santificarsi nella carità: "Un'unica cosa conta quaggiù: essere santo, ognuno nel suo stato di vita" (P 1967.09.03); "Quando viviamo la carità, l'amore disinteressato, esso ci conduce rapidamente alla santità" (P 1969.02.01); "I grandi santi si sono messi in testa ... di lavorare sul loro carattere e sono riusciti a fare delle grandi cose" (P 1972.12.24; 00005F*474).

G) Spirito innovativo:
L'apostolato dei Cavalieri della Carità è una risposta "molto moderna" ai nuovi bisogni dell'odierna società (P 1972.12.27; 00005F*478) e si inserisce nella linea della "maggiore inventiva", della "nuova fantasia della carità che si dispieghi nella capacità di farsi vicini, solidali con chi soffre" a cui  ci esorta Giovanni Paolo II (Novo millennio ineunte, n. 50). Essi sviluppano iniziative volte ad anticipare le risposte da dare ai problemi pastorali emergenti nella fedeltà agli insegnamenti del Magistero (cfr St 2 art. 59). Prolungano così lo spirito innovativo del loro Fondatore.

2. "MA COME POTRETE DIFFONDERE LA CARITÀ NELLA CHIESA E NEL MONDO SE ESSA NON ESISTE PRIMA TRA VOI?" (T. SP. 6)

A) Il Focolare di Maria SS.ma Madre della Carità, luogo primario e privilegiato dell'apostolato dei Cavalieri della Carità nell'ambito della complementarità tra ministeri sacerdotali specializzati della pastorale diocesana:
"Dobbiamo fare della nostra casa un'oasi di pace e d'amore dove vengono le persone per chiedere consiglio… formare un'oasi che attira la gente" (P 1986.12.12 ; 00018F*798). I Cavalieri della Carità esercitano il loro ministero sacerdotale e il loro apostolato principalmente nelle loro Case" (St 2, art. 56); sono "i primi luoghi dove i Cavalieri Padri esercitano il loro apostolato" (Pr.s St art. 323).

B) Primato dell'esempio di vita comunitaria e personale:
"Il primo mezzo, e che deve sempre rimanere tale, col quale i Cavalieri esercitano il loro apostolato, è la loro vita comunitaria e personale ... poiché dalla nostra propria santificazione dipende la santificazione del prossimo" (St 2, art. 55). "Il nostro primo apostolato e quello mediante cui facciamo maggiormente del bene è la testimonianza della nostra vita. Con i discorsi non facciamo nulla" (P 1970.10.12).

3. "DIFFONDERE LA CARITÀ NELLA CHIESA E NEL MONDO" (T. SP. 6)

A) Un approccio pastorale ad ampio raggio: il Pronto Soccorso Morale e Spirituale nell'ambito della complementarità tra ministeri sacerdotali specializzati della pastorale diocesana:
I Cavalieri della Carità "possono creare nelle loro Case, d'accordo con l'Ordinario del luogo, un centro d'ascolto a livello diocesano per i fedeli che hanno necessità di parlare con un sacerdote (St 2, art. 56)". Il Pronto Soccorso Morale e Spirituale è aperto a persone di tutte le condizioni sociali: dal povero al colto, dall'operaio al professionista; di tutte le età e con le caratteristiche più svariate: cattolici praticanti e non, atei, studenti, fidanzati, coppie regolarmente sposate ma in crisi, coppie risposate. Insomma, tutti coloro che, di fronte ad un problema cercano un aiuto morale e/o spirituale. I Cavalieri della Carità sono sempre a disposizione delle persone 24 ore sur 24, sia personalmente che per telefono, per qualsiasi aiuto morale o spirituale di cui si abbia bisogno in modo immediato. "E' il momento iniziale per stabilire e consolidare un rapporto con le persone e, dopo la soluzione delle loro problematiche, aiutarle pian piano (a vivere la carità ) con la normalità e la semplicità insegnate dal Vangelo" (Rel. 1998-1999, pag. 8).

B) Direzione spirituale: mezzo fondamentale dell'apostolato dei Cavalieri della Carità:
A coloro che ne fanno richiesta o che ne sentono il bisogno per crescere nella loro vita cristiana, i Cavalieri della Carità offrono loro la "direzione spirituale": esso è il mezzo fondamentale del loro apostolato (cfr. St 2, art. 12) quale "pedagogia della santità, che sia capace di adattarsi ai ritmi delle singole persone" (Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, n. 31). "Svolta in modo sistematico secondo una metodologia collaudata da una lunga e proficua esperienza pastorale, essa è di aiuto in modo efficace sotto i profili umano e spirituale e diventa una scuola di vero progresso nella vita cristiana" (Rel. 2001).

C) Confessori sempre disponibili:
Seguendo le orme del loro Fondatore, che diceva: "Il ministero della confessione è quello più difficile, ma è quello dove si può fare maggiormente del bene" (1971.04.13; 00005F*346), i Cavalieri della Carità sono sempre disponibili per il Sacramento della Confessione, tanto più che il Papa ci esorta ad un "rinnovato coraggio pastorale  … per la pratica del sacramento della Riconciliazione" (Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, n. 37-31).

D) Scuola di preghiera e di santità evangelica:
"I Cavalieri devono propagare con ardore le devozioni:
a) verso nostro Signore Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia (St 2, art. 49): "Il Sacramento dell'Eucaristia è inseparabile dalla carità. E' nato dal Cuore di Cristo che ha voluto darci il suo amore" (P 1974.10.22): "Sin dagli inizi della Chiesa, il SS.mo Sacramento e la Santa Vergine sono stati i pilastri che hanno sostenuto la Chiesa" (P 1985.08.25; 00018F*613);
b) "verso Maria SS.ma Madre della Carità" (St 2, art. 49): "Il titolo di Madre della Carità è il più completo che ci sia. La carità implica la bontà, la compassione, la misericordia" (P 1986.11.16; 00018F*775); "Il Rosario deve essere una devozione che i Cavalieri propagano ardentemente ovunque" (St 2, art. 49).
c) "e verso San Giuseppe" (St 2, art. 9). "La migliore e più sicura maniera di santificarsi e quella che piace di più a Dio consiste nel santificarsi senza tamburo né trombetta.… Santificarsi in modo inosservato, ogni giorno, durante tutta la sua vita, è molto più impegnativo che compiere grandi azioni con molto rumore. Guardate la vita nascosta di San Giuseppe" (P 1973.09.29; 00016F*351).

E) Inventiva al servizio della carità:
Nella loro inventiva della carità, regolata dall'obbedienza, "i Cavalieri della Carità, per realizzare il loro apostolato potranno:
a) avere degli Alloggi per gli studenti liceali, ciò che permetterà ai Cavalieri d'essere direttamente e costantemente in contatto con loro; " (St 2, art. 56);
b) "avere una Casa per gli Esercizi, edificata sul terreno stesso della loro Casa, ma un po' ritirata, e che sarà semplice, moderna ed accogliente"; (Pr.s St art. 3, 323, 324) ;
c) "svolgere le mansioni di cappellano, di direttore spirituale e di confessore presso i Centri di Studi Superiori, le Residenze per Studenti ed inoltre nei Seminari" (St 1, art. 121);
d) "organizzare dei ritiri per studenti e professionisti in posti adatti a tale scopo" (St 1, art. 121);
e) "svolgere riunioni, tenere conferenze, scrivere articoli e libri per entrare in contatto con gli studenti ed i professionisti" (St 1, art. 121): "I giovani vogliono incontrare qualcuno che sia sicuro di sé e convinto ... affinché sia la loro guida" (P 1983.08.19; 00018F*531).
f) svolgere per i giovani i 'Stage di formazione per affrontare la vita da vincente': "L'unica cosa che conta, è di essere ben preparati e di fare del bene" (1974.08.01; 00017F*097);

F) Internet e strumenti informatici di comunicazione:
I Cavalieri della Carità svolgono assistenza morale e spirituale tramite Internet presso i giovani (cfr. Rel. 1997-1998, pag. 7).

G) Valorizzare in modo moderno la castità ed insegnarla:
In modo particolare essi aiutano i giovani a valorizzare positivamente ed a vivere in modo convinto e normale la castità, che costituisce la loro migliore preparazione all'amore disinteressato che viene richiesto dal matrimonio, dalla chiamata alla vita religiosa e sacerdotale: "Il giovane è tutto preso dalla sessualità. Se ne fa un grande problema, un mondo! Il nostro ruolo è di illuminarlo sulla vita sessuale, mostrargli con finezza e tatto che la vita sessuale non è che una parte dell'uomo e che essa ha uno scopo preciso. Dopo possiamo aiutare il giovane nella sua vita di preghiera " (P 1977.11.25; 00018F*362).

H) Associazione di laici per edificare la civiltà dell'amore:
"I Cavalieri della Carità potranno ... costituire una Associazione di Oblati Cavalieri della Carità composta da studenti e da professionisti con lo scopo di aiutarli a santificarsi e che si reggerà con uno Statuto proprio" (St 1, art. 21); sono "laici che condividono l'ideale e lo spirito dei Cavalieri della Carità ... per aiutarsi vicendevolmente a raggiungere la santità nella carità e per diffondere e far conoscere la Carità di Cristo nel mondo" (St 2, art. 56)."I Cavalieri della Carità li assistono spiritualmente" (St 2, art 21). L'assistenza morale e spirituale ai professionisti ha come scopo pastorale quello di aiutarli a che essi, mentre svolgono le loro responsabilità professionali e si impegnano nell'ambito civile, possano impregnare dello spirito cristiano le varie realtà della loro vita secolare: "Una vita senza fare del bene è una vita vuota, senza senso" (1981.08.17; 00018F*484).

 
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